Il progetto Hashi (Ponte), costruito dalla Cooperativa Tantintenti con i partner Consorzio Il Filo da Tessere e Cooperativa Domus Laetitiae vuole affrontare nel Biellese il fenomeno del ritiro sociale (Hikikomori) che i servizi sociosanitari segnalano emergente e allarmante anche, ma non solo, in relazione agli effetti prodotti dalla pandemia.
Il progetto Hashi, che potrete leggere di seguito, ha un’articolazione complessa dovuta alla formazione di una équipe multiprofessionale e alla presenza di tre ambiti di intervento, attivabili parallelamente o in modo consecutivo:
1. ambito di carattere psicologico
2. ambito di carattere educativo
3. ambito di carattere orientativo
La fondazione ha erogato un contributo per il primo ambito, per fornire supporto psicologico a giovani (fascia di età 14-32 anni) nel caso di famiglie con difficoltà economiche.
RESOCONTO PROGETTO
Il Progetto Hashi (Ponte), ha programmato, progettato e realizzato per ragazzi e ragazze/giovani adulti in difficoltà tra i 14 ed i 32 anni d’età, un percorso intensivo sia dal punto di vista preventivo che di cura, in situazioni che vanno dalla difficoltà a frequentare la scuola fino all’isolamento.
Il progetto Hashi, in applicazione alla metodologia che prevede tre ambiti di intervento:
1) psicologico – interventi diretti agli adolescenti/giovani adulti e loro familiari;
2) educativo – azioni di primo contatto e supporto nel percorso di risocializzazione e relazione con i pari;
3) orientativo – accompagnamento alle scelte formative/lavorative
ha accolto nell’anno 2022/23 n. 12 adolescenti di cui 9 maschi e 3 femmine e n. 4 coppie genitoriali.
Gli adolescenti sono stati inviati dal Centro di orientamento SKILLAND, da psicologi privati, dai Servizi Sociali e per la famiglia del Comune di Biella e del Consorzio I.R.I.S., dalle scuole, da altre cooperative e dagli enti gestori del Servizio Civile Universale.
Dalle accoglienze, seguendo la procedura che prevede, dopo un primo colloquio psicoeducativo, l’avvio di un percorso continuativo, sono stati presi in carico 9 ragazzi e ragazze a cui sono stati proposti i seguenti interventi:
N. 1 colloquio ed invio ad altro servizio 1
N. 1 colloquio con educatore ed inserimento in piccolo gruppo 1
N.1 colloquio con orientatore e con psicologo ed orientatore 2
N. di colloqui inferiore a 5 con educatore, psicologo e/o orientatore ed invio ad altro Servizio /terapeuta 2
N. di colloqui superiori a 5, settimanali/quindicinali con continuità per 6/8 mesi 3
In particolare, per i 3 percorsi che hanno previsto il maggior numero di incontri psicoeducativi, è stato necessario attivare anche il supporto al metodo di studio e l’orientamento alla scelta della scuola. Questi Servizi sono stati finanziati grazie ai contributi ottenuti dalla partecipazione a bandi, mentre i colloqui di psicoterapia sono stati finanziati dalla fondazione Marco Falco Onlus.
Di seguito lo scritto di uno di questi tre giovani che ha voluto raccontare la sua esperienza:
“Buongiorno, sono la ragazza che si è proposta di dare una recensione, a questo progetto. Vi ringrazio davvero di cuore per avermi dato questa possibilità, di cambiare modo di vedere le cose. Non smetterò mai di ringraziare le persone che si sono offerte di loro spontanea volontà a darmi una mano con dei problemi che mi perseguitavano da ben 5 anni. Mi avete fatto capire che anche se le cose si fanno difficili la speranza è l’ultima a morire. Ringrazio di cuore G (la psicologa), che mi ha accompagnata in questo percorso meraviglioso, e difficile nello stesso momento. Ma lei nonostante le difficoltà dei miei problemi, lei, mi ha sempre trovato luce in un mondo completamente nero. Io spero veramente che portiate avanti questo progetto, nel mondo ci dovrebbero essere molte più persone come voi, che vi preoccupate sempre del prossimo, con le abilità pazzesche dei collaboratori di questo progetto che si vede che fanno il lavoro perché sono appassionati e non lo fanno con controvoglia. Io non vedo l’ora di parlare con G (la psicologa) perché mi mette fiducia e allegria che non mi fa sentire diversa dalle altre persone, so che non mi giudicherà ed è qua per dare una mano a me. Vorrei con questo messaggio far capire che è meraviglioso quello che fate ai ragazzi che hanno lo stesso mio problema, cercare di dare una possibilità di “rinascita” a persone che non sanno più dove sbattere la testa è veramente una cosa assurda. Inizialmente avevo aspettative ma poche perché il mio caso mi sembrava disperato, ma invece no, a distanza di mesi sono riuscita a riprendermi in mano la mia vita, il mio modo di pensare, alle mie decisioni e alle mie conseguenze. Tutto grazie a voi che mi avete dato questa possibilità vi ringrazio di cuore non ho parole davvero per esprimermi e con che felicità io possa scrivere la mia opinione. Grazie per tutta la gentilezza e supporto che ho avuto, spero che altre persone abbiano la fortuna come me, far parte di questo progetto.”